L'attuale stemma della Juventus Football Club è il risultato di diverse, e piccole, variazioni dello stemma originale dagli anni 20 fino al 2004. Lo stemma è costituito da uno scudo ovale suddiviso in strisce verticali bianche e nere al cui interno sono posti: nella regione superiore, una banda orizzontale bianca bordata inferiormente d'oro contenente il nome della società - JUVENTUS -; nella regione inferiore, uno scudetto triangolare sormontato da una corona turrita, in cui è rappresentato un toro furioso, simbolo della Città di Torino.
Precedentemente, lo scudo rappresentante la Città era di color azzurro e aveva dimensioni maggiori rispetto ad oggi. Un'altra caratteristica degli stemmi passati era l'aggiunta sopra lo scudo ovale delle stel che simboleggiano la vittoria di dieci campionati italiani, che attualmente vengono usate come elemento stilistico separato della maglia.
Durante gli anni 80, la Juventus ha usato come stemma societario la silhouette nera d'una zebra rampante, simbolo della società, alla cui testa erano affiancate le due stelle d'oro. Sopra quello stemma, il nome della società torinese a formare un arco.
Lo stadio
Lo stadio comunale "Vittorio Pozzo"campo juventino dal 1933 al 1990
Dopo i primi due anni (1987 e 1898 in cui la Juventus giocò al Parco del Valentino e al Parco Cittadella, le partite interne si svolsero allo Stadio Piazza d'Armi fino al 1908 a parte nel 1905, anno del primo scudetto, e nel 1906, anni in cui si giocò al Velodromo Umberto I.
Successivamente, dal 1909 al 1922, la Juventus giocò le sue gare interne al Campo di Corso Sebastopoli, per poi spostarsi dall'anno successivo e fino al 1933 al Campo di Corso Marsiglia dove vinse quattro scudetti, di cui tre furono consecutivi. Alla fine del 1933 iniziò a giocare al nuovo stadio "Benito Mussolini" (poi Stadio Comunale "Vittorio Pozzo" e infine Stadio "Olimpico" di Torino), inaugurato in vista dei Campionati mondiali del 1934. In tale stadio giocò 890 partite di campionato per 57 anni fino al 1990. Anche successivamente continuò ad allenarsi in questo stadio, fino a quando il Comune di Torino, nel 2003, lo cedette a titolo gratuito al Torino, affidando contemporaneamente il "Delle Alpi" alla società bianconera .
Lo Stadio delle Alpi, scenario juventino dal 1990 al 2006.
A partire dal 1990 e fino alla stagione 2005/06, la compagine torinese ha disputato tutte le gare interne allo Stadio delle Alpi, costruito in occasione dei Mondiali di calcio Italia 90.
Nell'agosto 2006 i bianconeri sono tornati a giocare nel "Comunale", ora con l'appellativo di stadio "Olimpico" dopo la ristrutturazione in occasione dei XX giochi olimpici invernali, impianto capace di ospitare 27.500 spettatori.
L'inno societario
L'inno ufficiale della Juventus Football Club si chiama Juve, storia di un grande amore, inciso dal cantautore emiliano Paolo Belli nel 2006.
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abbiamo il cuore a strisce
portaci dove vuoi
verso le tue conquiste
dove tu arriverai
sarà la storia di tutti noi
solo chi corre può
fare di te la squadra che sei
Juve, storia di un grande amore
bianco che abbraccia il nero
coro che si alza davvero per te
Portaci dove vuoi
siamo una curva in festa
come un abbraccio noi
e ancora non ci basta
ogni pagina nuova sai
sarà ancora la storia di tutti noi
solo chi corre può
fare di te quello che sei
Juve, storia di un grande amore
bianco che abbraccia il nero
coro che si alza davvero solo per te
è la Juve storia di quel che sarò
quando fischia l'inizio
l'inizio è quel sogno che sei
Juve, storia di un grande amore
bianco che abbraccia il nero
coro che si alza davvero
Juve per sempre sarà
Juve, storia di un grande amore
bianco che abbraccia il nero
coro che si alza davvero
Juve per sempre sarà
Juve... Juve per sempre sarà (2volte). » |